
Ho iniziato a fare vino per passione nel 1988. La prima annata allo sbaraglio, non sapevo nemmeno da che parte cominciare.
Da allora è iniziata una incessante ricerca per interpretare al meglio il grande patrimonio del territorio di Castel Noarna. Quello che mi ha guidato nella mia scoperta di questo mondo favoloso è stato una serie di incontri straordinari: vignaioli e appassionati di tutto il mondo con i quali confrontarsi continuamente.
Il vino è per me uno straordinario esercizio di creatività: offre la possibilità di esprimere in maniera sempre diversa le propria capacità. Il vino ha cambiato il mio modo di vivere; prima ho conosciuto la campagna, ed è stata una scoperta progressiva, interpretare il clima, sentire l’avvicendarsi delle stagioni, nel ciclo della vita, della natura.
Nel 2007 poi l’incontro con l’agricoltura biodinamica. Una degustazione di champagne naturali ha acceso in me una scintilla, mi fatto cambiare l’approccio alla gestione della campagna. Una svolta radicale. Da allora è iniziata una nuova fase di scoperta più profonda delle potenzialità del nostro vigneto. Ancora una volta una strada lunga e stimolante che adesso ho la fortuna di poter percorrere assieme ai miei amici Dolomitici.